Il bruxismo è un fenomeno che si manifesta con un serramento tenace della mascella (digrignamento dei denti). Compiere questa azione a lungo può provocare gravi danni alla dentatura ed alla muscolatura facciale. Si tratta di un atteggiamento incontrollabile e spesso involontario di conseguenza non è possibile gestirlo e molto spesso il paziente acquisisce la consapevolezza di questa patologia quando i danni sono già sopraggiunti e quindi i denti risultano ridotti nelle dimensioni e consumati ai margini.
I fenomeni che possono alimentare la comparsa e la permanenza del bruxismo sono:
- insonnia e apnee notturne;
- assunzione di antidepressivi e antipsicotici;
- patologie psichiche e disfunzioni del sistema nervoso;
- abuso di alcool e di stupefacenti;
- abuso di caffeina;
- stress, ansia e tensione psicologica;
- aggressività e rabbia;
- difetti di occlusione dentale;
- errata postura;
- dolori legati alla dentizione e allo sviluppo mandibolare.
Tra i sintomi di questa problematica ci sono:
- difficoltà di deglutizione;
- dolore alle orecchie;
- difficoltà ad aprire la bocca;
- mal di testa;
- dolore alla colonna cervicale.
Se gli episodi di bruxismo hanno causato importanti erosioni dello smalto dei denti occorrerà ricostruirli con delle protesi (faccette o intarsi), se la diagnosi invece arriva in modo rapido potrebbe bastare predisporre un bite protettivo. Quest’ultimo può essere associato ad un trattamento di agopuntura.